RBL Berlin x Winterfestival al Holzmarkt25
RADIO BANDA LARGA | Picks from the archive
Per il quarto lunedì del mese di maggio, RBL condivide con voi l’intervista a uno degli host di RBL Berlin: Dario Whatafunk.
Ciao, sono Dario. Ho 37 anni, sono nato e cresciuto a Torino. Da sette anni circa vivo a Berlino dove ho iniziato a lavorare come maestro d’asilo. Per il resto, da quando sono ragazzino, seguo le mie due grandi passioni: la musica e la pittura.
È stato tutto molto casuale. Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto. Circa un mese prima che la community di Radio Banda Larga si allargasse e nascesse la “succursale” berlinese, una mia cara amica che stava collaborando alla nascita di RBL Berlin mi ha invitato a conoscere gli altri ragazzi/e e mi ha chiesto se volessi fare un programma radiofonico. All’epoca i fondatori di RBL Berlin erano alla ricerca di nuovi show da inserire nella programmazione. Il mondo delle web radio indipendenti mi aveva sempre affascinato e così non ci ho pensato due volte. Dopo un mese andavo in onda con la prima puntata di Whatafunk Worldwide Radio Show.
Sono arrivato al funk attraverso il mio primo amore, l’hip hop, cercando e indagando quali fossero i campioni utilizzati dai miei producer preferiti. Mi sono subito innamorato di George Clinton e dei Parliament Funkadelic e di tutto l’immaginario che ci stava dietro, delle grafiche e di tutta la sua iconografia. Il nome Whatafunk è nato intorno al 2007, mentre cercavo un nickname con cui presentarmi in alcune esposizioni pittoriche a cui dovevo partecipare, che mi piaceva più per come suonava che per chissà quale significato nascosto. Nel mio nome il riferimento alla parola ‘Funk’ non indica solo quel genere musicale che tanto mi piace, quanto piuttosto qualcosa di crudo, di brutale, che poi sono gli aggettivi perfetti per descrivere sia i miei dipinti che la musica che amo e suono.
Di molti artisti funk mi ha sempre affascinato quella teatralità tendente alla megalomania, alla celebrazione di sé e della propria crew, attitudine molto presente anche nell’hip hop. Soprattutto attraverso il Whatafunk radiofonico mi piace giocare con questa attitudine. Nella mia bio sul sito ho giocato anch’io a fare il profeta, parlando della mia missione di diffondere il Funk nel mondo. In realtà il concept del mio show è semplice: intrattenere e far prendere bene, per un’ora, gli ascoltatori con groove potenti e grezzi, tra nuove uscite e classiconi, passando dall’hip hop al funk, dal jazz alla salsa.
Mi ha fatto conoscere un sacco di gente interessante, molti dei quali sono diventati ottimi amici e vivere momenti indimenticabili, come quando per esempio abbiamo partecipato al Karneval der Kulturen a Berlino, per cui ho personalmente dipinto e costruito il carro su cui abbiamo poi suonato di fronte a migliaia di persone. E poi continua a farmi scoprire musica nuova, quando settimanalmente mi impegno a costruire la playlist giusta per il mio show.
Devo dire che l’offerta di RBL migliora ogni anno. Mi piacciono molti programmi e parecchi li ritengo di qualità, ma questi sono i tre che ho ascoltato maggiormente negli ultimi mesi: 87.90, L’appuntamento e Sunday Brew. Un plauso speciale vorrei farlo però a un programma che ora non c’è più, ma di cui sono sempre stato grande fan: Afterhour. Due ore di nudo e crudo intrattenimento, che mi ha sempre divertito e affascinato molto.
Rispondere a queste domande mi ha fatto ripensare agli inizi di questa avventura con il collettivo di Radio Banda Larga. E visto che tra pochi mesi festeggeremo i 5 anni di RBL Berlin, vi saluto con una traccia che mi ricorda molto quel periodo e rappresenta a pieno il mood del primo anno di Whatafunk Worldwide: Dr. Funkestein dei Parliament. Buon ascolto!
Progetto curato da Valeria Alimandi
Grafica di Chiara Manchovas